domenica 19 aprile 2009
Rossi (La Destra): «Noi lontani dai poteri forti»
di LUCA FABBRI
«La competizione sarà tra loro due». Tra Giacomo Rossi e Matteo Ricci. Lo hanno ripetuto più volte i sostenitori de La Destra, durante la presentazione della candidatura per la Provincia di Rossi: «Non esistono altri contendenti». Come dire che il centrodestra non è stato in grado di esprimere altre candidature credibili. Così, dopo Stafoggia in Comune, i seguaci di Storace lanciano Rossi, alla conquista di via Gramsci. «Vogliamo provare a cambiare davvero il modo di fare politica nella nostra provincia - spiega Rossi - per questo anche il nostro programma si presenta di rottura con il passato. Prima di tutto non presenteremo in lista alcun indagato, cosa di cui invece non può vantarsi il Partito Democratico, in seguito alle recenti inchieste giudiziarie che hanno coinvolto dei suoi esponenti. Inoltre il mio sarà un programma fortemente basato sulle politiche sociali». Un programma ancora in preparazione, come la lista. Ma i nomi non mancano: da Jonathan Olivieri a Colbordolo, a Roberto Pagnoni a Fano, da Luigi Lupi a Mondavio fino a Luca Bottin a Fossombrone.
«La nostra è una politica nuova - continua Rossi, accompagnato durante la presentazione dagli applausi dell’onorevole Teodoro Bontempo - perchè è libera dalle lobby economiche. Non ci faremo intimidire dai poteri forti perchè ne siamo completamente estranei, per questo sono fiducioso di poter arrivare a quel 3% necessario per strappare un seggio in Provincia. Poi dal consiglio porteremo avanti le nostre battaglie sulla viabilità, sicurezza, sanità, sprechi del pubblico e infrastrutture». A sponsorizzare la candidatura di Rossi, anche il segretario regionale nonchè candidato sindaco, Walter Stafoggia, che non dimentica di lanciare frecciatine velenose a Matteo Ricci. «Siamo contenti che Ricci abbia incontrato 23.000 persone e visitato oltre 500 aziende - spiega - magari dopo tanti incontri qualcuno avrà finalmente capito quale mestiere faccia questo ragazzo, addestrato, sin dalla età di 16 anni, per diventare un politico di professione».
Fonte: Messaggero
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2 commenti:
Signor Rossi, la voterò il 7 giugno!
Grazie mille!
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