domenica 31 maggio 2009
Rossi al PDL “Anche voi come Ricci, iniziate ad avere paura di noi”
Dopo la rimozione del pulmino elettorale de “La Destra-Fiamma Tricolore” di Giacomo Rossi Presidente, lo stesso Rossi rilascia la seguente dichiarazione; “Innanzitutto teniamo a comunicare che il nostro pulmino elettorale non era parcheggiato in divieto di sosta ma è stato rimosso poiché considerato troppo vicino ad uno stop. In quel posto ci sono macchine 365 giorni all'anno senza problemi e guarda a caso il nostro pulmino è stato rimosso per 4 metri, non considerando poi che il Pdl a due passi da li, espone in violazione di legge, dei mega manifesti in vetrine private. Non mi meraviglio, poiché ho imparato bene che a Pesaro più che in qualsiasi posto della Provincia, valgono due pesi e due misure. Se il nostro pulmino ha dato così fastidio al Pdl non capisco perché vogliono il nostro appoggio nelle amministrazioni locali e negli eventuali ballottaggi. Domani convocherò una riunione dove rivedremo tutti i nostri appoggi elettorali al Pdl. La Santanchè poi non si permetta più di dire che i nostri voti sono i suoi voti. Abbia rispetto dei militanti del Partito dove era fino qualche mese fa. Piuttosto giudichi la sua incoerenza e la sua politica “plastificata” solo e sempre in cerca di poltrone e protagonismo. Da lei dovevamo vedere anche questa. Conclude Rossi; “Forse anche Giannotti, come Ricci,inizia ad avere paura di noi se arriva a tanto. Spero che gli stessi elettori del Pdl possano dargli una bella lezione e per mandarlo definitivamente a casa; gli presterò volentieri il pulmino”
venerdì 29 maggio 2009
Rossi a Ricci; “Ti era rimasto solo di fare le passeggiate”
Riguardo alla camminata che Matteo Ricci terrà Domenica sul monte Nerone, interviene Giacomo, giovane apecchiese anche lui candidato alla Presidenza della Provincia per la lista “La Destra-Fiamma Tricolore”. “Ricci” dice Rossi “prima di venire a fare queste ridicole passeggiate propagandistiche sul nostro Monte Nerone ci spieghi seriamente come ha potuto votare in consiglio provinciale la privatizzazione della nostra acqua, svendendola ai suoi “amici” della Hera di Bologna. Infatti c'è da dire che la maggior parte dell'acqua provinciale proviene proprio dai massicci del Catria e del Nerone, senza che qui sia mai tornata una lira di contropartita! Iniziamo a parlare di queste cose e di quello che non si è fatto per difendere, tutelare e promuovere la nostra montagna! Spero sopratutto che rifletta il codazzo di cortigiani che seguiranno Ricci in questa bambinesca manifestazione propagandistica”.Infine Rossi conclude; “Solo le passeggiate c'erano rimaste da fare per Ricci...speriamo che gli elettori gliene facciano fare una che duri molto”
sabato 23 maggio 2009
Ricci il vero “nostalgico”...ma di Ucchielli e del suo sistema di potere
*di Giacomo Rossi
“In una recente intervista il candidato del centro sinistra Matteo Ricci, ha espresso un giudizio su tutti gli altri concorrenti alla Presidenza della Provincia. Con poca sorpresa ho letto che il “giudizio più ingeneroso” (come è stato definito) l'ha espresso verso il sottoscritto, limitandosi a definirmi un “nostalgico” e senza avere quindi altro che da argomentare contro di me. Dico pure a Ricci che il vero “nostalgico” è lui, e lo è di Ucchielli e del suo sistema di potere con il quale lo stesso Ricci ha sempre campato (anche per questo forse, lo giudica così perfetto...)! Ricevere “giudizi negativi” (e che giudizi!) da certe persone espressione di poteri forti e lobby economiche, mi rende solo onore e mi fa capire che forse siamo gli unici che veramente gli diamo fastidio. Ricci probabilmente inizia ad intendere che in Provincia, sia dalla maggioranza che dalla minoranza, noi de “La Destra-Fiamma Tricolore” gli faremo vedere i sorci verdi”.
*Candidato alla presidenza della Provincia per la lista “La Destra-Fiamma Tricolore”
giovedì 21 maggio 2009
Rossi: «Troppi enti pubblici, vanno eliminati»
Il candidato de La Destra alla presidenza della Provincia
di CHIARA BOIANI
Da Apecchio a Pesaro, marciando spedito verso l’ente di via Gramsci. Giacomo Rossi, candidato per La Destra alla presidenza della Provincia, non vuole solo superare il 3,5%, di preferenze raccolto nelle amministrative del 2004, ma punta alla poltrona più ambita, provando a far breccia nel cuore degli elettori con uno slogan che ripete come un inno di battaglia: «Onestà e impegno, proviamo a cambiare».
Ma quali sono le priorità da cui partire?
«Sicuramente la sanità, la viabilità, la sicurezza e il benessere sociale. Nella nostra provincia ci sono strade che sembrano mulattiere e ospedali dell’entroterra bisognosi di forze e risorse. L’ospedale unico Pesaro-Fano è una falsa soluzione ai problemi che interessano i due nosocomi. Occorre, poi, tornare ad occuparsi delle fasce deboli, i disabili e le famiglie con malati gravi a carico, restituendo alla polizia provinciale il compito di presidiare il territorio».
Il nuovo ddl sulla sicurezza, appena approvato, prevede anche l’impiego delle ronde. lei è favorevole o contrario?
«Non sono del tutto contrario, ma solo in particolari situazioni e in alcuni territori. In ogni caso, prima di ricorrere a strumenti di sicurezza “faidate” sarebbe bene garantire il giusto appoggio e le giuste risorse alle forze dell’ordine».
In corsa per la stessa poltrona ci sono altri esponenti dell’opposizione. Perchè non siete riusciti a proporre un candidato unico?
«La colpa è del Pdl, doveva compattare la coalizione ed invece ha proposto un solo nome, Roberto Giannotti, che non andava bene a nessuno».
Per quale motivo?
«Giannotti è il vecchio che avanza, è espressione di un modo di fare politica ormai superato. Finché il centrodestra non toglierà di mezzo questi personaggi, sarà difficile abbattere il “muro rosso”».
Se Giannotti è “il vecchio che avanza”, come definisce Matteo Ricci?
«Ricci è giovane fuori, ma è vecchio dentro. Entrambi sono burattini manovrati dalle lobby economiche. Se devo scegliere chi buttare giù per primo dalla torre, colpisco le fondamenta e faccio cadere tutti e due».
Dove ha fallito l’attuale amministrazione?
«Ha gestito male la viabilità e la promozione turistica della provincia, ha svenduto l’acqua, un bene pubblico, alla società municipalizzata rossa di Bologna. E gli sprechi non sono stati abbattuti. Se sarò eletto tutti i miei emolumenti verranno depositati in un fondo sociale a favore delle fasce deboli e delle famiglie in difficoltà».
C’è chi ritiene la Provincia un ente inutile, lei cosa pensa?
«Gli enti pubblici sono troppi, vanno diminuiti. Regione e Provincia si contendono le competenze e si accumulano solo gli sprechi. Una delle due va eliminata».
fonte: Il Messaggero
mercoledì 20 maggio 2009
Giacomo Rossi a Mondavio con Luca Bottin
Continua il tour di incontri del Candidato alla Presidenza della Provincia per la lista "La Destra-Fiamma Tricolore" Giacomo Rossi. Domani Rossi sarà a Mondavio insieme al candidato del collegio Luca Bottin.L'incontro si svolgerà alle ore 21 presso la Sala consiliare. Tutti i cittadini del Comune e della zona sono invitati ad intervenire.Per informazioni 348.0058169
sabato 16 maggio 2009
Alcune date degli incontri con Giacomo Rossi. Lunedì a Sant'Angelo in Vado.
Continua il tour di incontri del Candidato alla Presidenza della Provincia per la lista "La Destra-Fiamma Tricolore" Giacomo Rossi. Dopo aver fatto tappa nella sua Apecchio, sarà Lunedì alle ore 21 a Sant'Angelo in Vado presso la Sala consiliare insieme al Candidato del Collegio 27, il vadese Massimiliano Dini, capogruppo dell'uscente maggioranza comunale a Sant'Angelo. Tutti i cittadini del Comune e della zona sono invitati ad intervenire.Inoltre, ecco alcune altre date del tour elettorale di Giacomo Rossi; Mercoledì 20 Montemaggiore al Metauro (Teatro ore 21), Giovedì 21 Mondavio (Sala consiliare ore 21), Venerdì 22 Petriano (Centro civico ore 21), Lunedì 25 Urbania (Sala consiliare ore 21), Martedì 26 S. Lorenzo in Campo (Teatro ore 21), Mercoledì 27 Borgo Pace (Sala Consiliare ore 21), Giovedì 28 Sassocorvaro (Sala Consiliare ore 21), Venerdì 29 Colbordolo (Sala pubblica Morciola ore 21). Per ulteriori informazioni 348.0058169 giacomorossi83@esaway.it
giovedì 14 maggio 2009
Stasera incontro con Giacomo Rossi nella sua Apecchio
Continua il tour di incontri del Candidato alla Presidenza della Provincia per la lista "La Destra-Fiamma Tricolore" Giacomo Rossi che stasera sarà nella sua Apecchio. L'incontro si svolgerà alle ore 21 presso il Teatro Perugini. Sono stati invitati all'incontro anche i candidati delle 3 liste comunali di Apecchio. Tutti i cittadini del Comune e della zona sono invitati ad intervenire.Per informazioni 348.0058169
martedì 12 maggio 2009
TEMA: “ CON CHI DIALOGA LA POLITICA, prima e dopo le elezioni?
Stasera Giacomo Rossi parteciperà ad una tavola rotonda tra i Candidati alla Presidenza della Provincia organizzata dal Circolo ACLI “ G. Toniolo di Orciano.
TEMA: “ CON CHI DIALOGA LA POLITICA, prima e dopo le elezioni?
COSA CHIEDONO IL TERZO SETTORE ( Volontariato, Cooperazione, Associazioni di Promozione Sociale) ed i cittadini ai candidati Presidenti??
SEDE: Sala Consiliare il Castagno – Orciano di Pesaro ore 20,45
Animatore del Dibattito: Sandro Franceschetti – giornalista
TEMA: “ CON CHI DIALOGA LA POLITICA, prima e dopo le elezioni?
COSA CHIEDONO IL TERZO SETTORE ( Volontariato, Cooperazione, Associazioni di Promozione Sociale) ed i cittadini ai candidati Presidenti??
SEDE: Sala Consiliare il Castagno – Orciano di Pesaro ore 20,45
Animatore del Dibattito: Sandro Franceschetti – giornalista
lunedì 11 maggio 2009
Mercoledì il candidato Giacomo Rossi a Novafeltria.
E' iniziato il tour elettorale del candidato alla Presidenza della Provincia per la lista La Destra Fiamma Tricolore Giacomo rossi, Mercoledì 13 Maggio alle ore 21,00 presso la sala consigliare di Novafeltria ci sarà il primo incontro pubblico, interverranno anche il candidato del collegio Mauro Renzi ed alcuni esponenti della Destra Riminese.
Tutti gli abitanti della zona sono invitati a partecipare.
venerdì 1 maggio 2009
Tutti contro tutti
Grazie all’Ande ieri il primo faccia a faccia tra i candidati alla presidenza della Provincia
Tutti contro tutti, animati da opposti pensieri ma anche da fratture interne, vittime della moltiplicazione di candidati e liste che sta sbeffeggiato il presunto bipolarismo della politica italiana: cinque degli attuali otto candidati alla presidenza della Provincia si sono confrontati ieri, guidati dalle domande di Simonetta Marfoglia, in una preziosa vetrina offerta loro da Irma Gamba, presidente dell’Ande che ha ringraziato tutti. Antonio Bresciani di “Antonio Bresciani per la provincia”. Giorgio Cancellieri della Lega Nord, Roberto Giannotti del Pdl, Matteo Ricci del Pd (e di altre sei liste che lo sostengono) e Giacomo Rossi de La Destra che aggrega anche da la Fiamma e dalla lista pensionati.
Un panorama variegato aperto dalla solidità di Antonio Bresciani che ha parato il colpo della domanda sulla sua candidatura prima sostenuta dai Liberi che lo hanno poi abbandonato: spiega senza remore di essere un uomo di destra, di voler cambiare la Provincia ma anche la dirigenza del centrodestra pesarese. Propositivo sui temi della Valmarecchia, si è scaldato parlando di entroterra e di sanità: “Essere colpiti da un infarto a Borgo Pace è molto diverso che esserlo lungo la costa”. Efficace e chiaro. Un nuovo assessorato, se vincerà, quello alla dismissione, con chiaro riferimento al passaggio dei sette comuni della Valmarecchia alla Romagna.
Più colorato Giorgio Cancellieri che oramai sfodera la verve di chi ha responsabilità di governo, che se la gode per l’exploit del burqa, che flirta con Ricci, s’infuria con Giannotti a suo giudizio causa della frantumazione del centrodestra pesarese, sfodera anche lui il suo assessore all’entroterra e, a rigor di cronaca strappa il primo applauso a una platea, schierata e suddivisa in claque geograficamente riconoscibili.
Roberto Giannotti mostra la sua esperienza nel ricacciare il peccato originale di essere il candidato della divisione, parlando della frantumazione del Pd, conosce la politica e il territorio e lo dimostra con la concretezza dei passaggi, alza i toni abilmente e quando chiude lancia il macigno: “Voglio parlare della questione morale, del fallimento di questa legislatura del business, di una giunta che schiera un vicepresidente e un capo di gabinetto indagati, e dove il presidente si è trovato una cimice nel vaso di fiori”. Il suo cavallo di battaglia è il piano di ammodernamento del sistema viario dell’entroterra e anche lui annuncia l’assessore alle aree interne.
Grandi consensi dal pubblico ottiene Giacomo Rossi, 26 anni di Apecchio: un eloquio ruspante ma efficace, rafforzato da chi rappresenta una esperienza quotidiana. Affonda in particolare contro Ucchielli, lo accusa di aver privilegiato alcune zone a scapito di altre, lo addita per aver svenduto il patrimonio idrico del territorio e per aver provocato con il suo disinteresse la secessione della Valmarecchia. Infine lancia la sua profezia guardando Ricci diritto negli occhi: “Vedrai che nell’entroterra tanti comuni questa volta cambieranno bandiera”.
Fonte: Corriere Adriatico
Tutti contro tutti, animati da opposti pensieri ma anche da fratture interne, vittime della moltiplicazione di candidati e liste che sta sbeffeggiato il presunto bipolarismo della politica italiana: cinque degli attuali otto candidati alla presidenza della Provincia si sono confrontati ieri, guidati dalle domande di Simonetta Marfoglia, in una preziosa vetrina offerta loro da Irma Gamba, presidente dell’Ande che ha ringraziato tutti. Antonio Bresciani di “Antonio Bresciani per la provincia”. Giorgio Cancellieri della Lega Nord, Roberto Giannotti del Pdl, Matteo Ricci del Pd (e di altre sei liste che lo sostengono) e Giacomo Rossi de La Destra che aggrega anche da la Fiamma e dalla lista pensionati.
Un panorama variegato aperto dalla solidità di Antonio Bresciani che ha parato il colpo della domanda sulla sua candidatura prima sostenuta dai Liberi che lo hanno poi abbandonato: spiega senza remore di essere un uomo di destra, di voler cambiare la Provincia ma anche la dirigenza del centrodestra pesarese. Propositivo sui temi della Valmarecchia, si è scaldato parlando di entroterra e di sanità: “Essere colpiti da un infarto a Borgo Pace è molto diverso che esserlo lungo la costa”. Efficace e chiaro. Un nuovo assessorato, se vincerà, quello alla dismissione, con chiaro riferimento al passaggio dei sette comuni della Valmarecchia alla Romagna.
Più colorato Giorgio Cancellieri che oramai sfodera la verve di chi ha responsabilità di governo, che se la gode per l’exploit del burqa, che flirta con Ricci, s’infuria con Giannotti a suo giudizio causa della frantumazione del centrodestra pesarese, sfodera anche lui il suo assessore all’entroterra e, a rigor di cronaca strappa il primo applauso a una platea, schierata e suddivisa in claque geograficamente riconoscibili.
Roberto Giannotti mostra la sua esperienza nel ricacciare il peccato originale di essere il candidato della divisione, parlando della frantumazione del Pd, conosce la politica e il territorio e lo dimostra con la concretezza dei passaggi, alza i toni abilmente e quando chiude lancia il macigno: “Voglio parlare della questione morale, del fallimento di questa legislatura del business, di una giunta che schiera un vicepresidente e un capo di gabinetto indagati, e dove il presidente si è trovato una cimice nel vaso di fiori”. Il suo cavallo di battaglia è il piano di ammodernamento del sistema viario dell’entroterra e anche lui annuncia l’assessore alle aree interne.
Grandi consensi dal pubblico ottiene Giacomo Rossi, 26 anni di Apecchio: un eloquio ruspante ma efficace, rafforzato da chi rappresenta una esperienza quotidiana. Affonda in particolare contro Ucchielli, lo accusa di aver privilegiato alcune zone a scapito di altre, lo addita per aver svenduto il patrimonio idrico del territorio e per aver provocato con il suo disinteresse la secessione della Valmarecchia. Infine lancia la sua profezia guardando Ricci diritto negli occhi: “Vedrai che nell’entroterra tanti comuni questa volta cambieranno bandiera”.
Fonte: Corriere Adriatico
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